Osteopatia e Parkinson

Il mio percorso di studi si è concluso con un progetto di tesi sperimentale dal titolo “Può l’approccio osteopatico contribuire a modificare aspetti funzionali riportati all’interno della scala MDS-UPDRS?”, un’importante scala di valutazione del paziente.

Dal 2018 collaboro con l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani dando il mio contributo alla gestione di alcuni aspetti della malattia di Parkinson.

Nel rispetto dell’indirizzo posto dai neurologi (e quando possibile in collaborazione con il fisioterapista), è possibile contribuire al miglioramento di alcuni sintomi motori e posturali. Attraverso una specifica valutazione della mobilità attiva e passiva è possibile individuare e poi trattare aree corrette per aiutare ad ottimizzare il movimento e alleviare il dolore.

Inoltre, mi occupo di gestire e trattare i più classici sintomi di pertinenza osteopatica che nel paziente con Malattia di Parkinson richiedono un inquadramento specifico.

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